lunedì 3 dicembre 2012

A Roma parte l'Sqe Safety Day 2012, primo evento italiano certificato per la sostenibilita'

Intervista a Giancarlo D'Andrea, tra i protagonisti della manifestazione annuale dedicata alla sicurezza sul lavoro e ambientale, prima in Italia a ottere la certificazione Iso 20121, inaugurata in occasione delle Olimpiadi di Londra 
 
Si terrà mercoledì 5 dicembre a Roma, presso il “Centro Congressi Frentani”, la 5a edizione dell'Sqe Safety Day, l'evento annuale dedicato alla sicurezza sul lavoro e ambientale. Un'occasione preziosa per affrontare a livello nazionale un dibattito sulle applicazioni pratiche del Ddl semplificazioni in materia di sicurezza e ambiente. Tra il convegno istituzionale, i seminari e i workshop formativi e le attività parallele, verrà messa al centro dell'attenzione una tematica fondamentale: la responsabilità amministrativa d’impresa derivante da reato ex D.Lgs. n. 231/2001.
Organizzato da Sqe (Safety Quality Environment Association), il Safety Day 2012 può inoltre vantare un'importante novità nel panorama italiano: è il primo evento a essere certificato secondo la nuova norma Iso 20121, applicata per la prima volta a livello mondiale in occasione dei Giochi olimpidi di Londra 2012, e che definisce le linee guida per la gestione sostenibile degli eventi
In occasione del Sqe Safety Day 2012, la redazione di Ingegneri.info ha intervistato Giancarlo D'Andrea, tra i principali protagonisti dell'evento. Esperto di organizzazione del lavoro e relazioni sindacali, D'Andrea è co-presidente di UnionProfessioni e di Sqe, oltre a ricoprire la carica di Coordinatore Nazionale di FederFormatori, organizzazione professionale di rappresentanza dei formatori per la sicurezza sul lavoro. Fa inoltre parte del Consiglio Direttivo e della Giunta Nazionale di “Asso231 – Associazione degli Stakeholders del D.Lgs. 231/01”, presieduta dall'Ing. Ciro Strazzeri, tra i relatori del Sqe Safety Day e che ha appena pubblicato un volume dedicato al tema e intitolato “I Modelli 231 come sistemi di gestione della responsabilità amministrativa”, pubblicato da Wolters Kluwer Italia.
A pochi giorni dal Sqe Safety Day, quali sono i principali obiettivi della manifestazione e a quali categorie professionali si rivolge? 
La V° Edizione del Sqe Safety Day, la giornata nazionale per la sicurezza sul lavoro, vedrà convergere a Roma centinaia di operatori del settore Sicurezza, Qualità e Ambiente, siano essi quadri o dirigenti di aziende o liberi professionisti, interessati a fare il punto della situazione e ad aggiornarsi circa le novità che riguardano la propria attività professionale.
In un Paese che sta attraversando una drammatica crisi economica, sociale e di rappresentanza, dove è complicato sviluppare una attività professionale, spesso ostacolate da asfissianti barriere burocratiche ma dove, nel contempo, semplificare in molti casi vuol dire incentivare l’elusione nell’applicazione delle norme, la nostra associazione si è posta innanzi tutto l’obiettivo di creare un'occasione visibile di elevato standing a livello nazionale di confronto e di dibattito tra Istituzioni, aziende e Professionisti su temi fondamentali per il presente e per il futuro del Paese quali l’Ambiente e la Sicurezza sul Lavoro.
Quali sono, a suo avviso, le ragioni e i vantaggi professionali derivanti dalla partecipazione all’evento?
La principale ragione che spingerà così tanti professionisti del settore a partecipare al Sqe Safety Day, a nostro avviso, è senza dubbio quella di dare un segnale di vitalità di una categoria di professionisti che operano con grande passione ma che troppo spesso lamentano una solitudine e una scarsa considerazione sociale. Il vantaggio principale che i partecipanti alla manifestazione otterranno, oltre ai contenuti di aggiornamento professionale indispensabili per la propria attività, sarà senza dubbio quello di sentirsi parte attiva di una community professionale che vuole migliorare e prepararsi al meglio per la ripresa del Paese.
Quali saranno le tematiche al centro dell’evento?
Questa edizione è dedicata fondamentalmente al nuovo “Dl Semplificazioni” recentemente approvato dal Governo in materia di Ambiente e Sicurezza sul Lavoro; in questo momento ci sembra necessario, importante ed emblematico stimolare una riflessione in merito all’indomani del clamoroso caso Ilva di Taranto e alla vigilia del quinto anniversario della tragedia della Thyssenkrupp che si verificò il 6 Dicembre del 2007. Il tema sarà affrontato da diversi punti di vista: sentiremo il parere di aziende e professionisti, quello delle istituzioni, del Ministero del Lavoro e dell’Inail, in un confronto a tutto tondo per stimolare attenzione e riflessioni su un tema così delicato.
Il richiamo al Ddl semplificazioni è esplicito fin da titolo dell’edizione 2012: “Sicurezza sul lavoro e Ambiente: come semplificare?”. Quali sono le principali novità contenute nel decreto?
Trattandosi del tema principale del nostro evento, farò solo un breve accenno, riservando il mio punto di vista in sede di evento. Nel disegno di legge sulla semplificazione è previsto l’utilizzo di modelli e procedure semplificate, che consentiranno di incidere sui costi per gli oneri delle imprese, agevolando nel contempo il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori. Obiettivi importanti ed ambiziosi ma non facilmente raggiungibili come l’esperienza ci insegna.
In materia di sicurezza sul lavoro le semplificazioni riguarderanno, una volta concluso il non breve iter parlamentare, questioni di grande rilevanza come il documento di valutazione dei rischi (Dvr), il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (Duvri), il piano operativo di sicurezza (Pos), il piano di sicurezza sostitutivo (Pss).
Per quanto riguarda l’ambiente, le novità più rilevanti sono quelle relative alla messa in sicurezza e alla bonifica dei siti inquinati nonché quelle relative all’esigenza di semplificazione degli iter burocratici dei procedimenti della Via e dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, aspetti che risultano ancora più importanti se solo si pensa al caso dell’Ilva di Taranto.
Sqe Safety Day 2012 è il primo evento sostenibile certificato in Italia in base alla norma Iso 20121. Può spiegare di cosa si tratta?
Nell’organizzare il Sqe Safety Day ci siamo posti l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli operatori del settore, delle imprese e delle istituzioni in relazione a importanti novità normative internazionali come la recentissima Iso 20121 a proposito della sostenibilità degli eventi; la norma ha avuto una prima importante applicazione proprio con le recenti Olimpiadi di Londra e, per la prima volta in Italia, con il Sqe Safety Day 2012, primo evento nazionale ad avere un sistema di Gestione della Sostenibilità in Italia in base alla Iso 20121. Con questo evento ci piacerebbe molto essere gli apripista di una tendenza a certificare la sostenibilità di eventi culturali, sportivi, fieristici, nel nostro Paese. Si tratta, tra l’altro, di una questione anche connessa alla sicurezza sul lavoro; basti pensare che nei mesi scorsi alcuni eventi, concerti di cantanti popolari, sono stati funestati da infortuni mortali. La sostenibilità degli eventi e la loro certificazione crediamo non siano più rinviabili, perciò uno degli obiettivi che ci siamo posti è quello di contribuire a far conoscere l’importanza dell’applicazione della recentissima Iso 20121.
Quali sono, a suo avviso, i potenziali vantaggi che i soggetti interessati (aziende, enti, professionisti, ecc.) possono ottenere avvalendosi della certificazione Iso 20121?
Per rispondere a questa domanda avremo tra i nostri relatori l’Ing. Ciro Strazzeri, leader del Gruppo Strazzeri, uno dei massimi esperti a livello nazionale in materia, animatore dei siti internet 20121.it e fornitorisostenibili.it, interamente dedicati alla gestione di eventi sostenibili, che ha curato con la sua equipe tecnica la consulenza per la realizzazione del Sistema di Gestione della Sostenibilità del nostro evento; insieme a lui, l’Ing. Angelo Freni, lead auditor dell'istituto di certificazione KHC. Saranno loro ad illustrare i benefici derivanti dalla certificazione ISO 20121, per gli organizzatori di eventi siano essi enti o aziende pubbliche e private,e tutta la filiera di fornitori interessati alla organizzazione e  realizzazione di eventi.
Pensare ad uno sviluppo e alla ripresa economica del nostro Bel Paese in questi termini richiederà un profondo cambiamento per tutti: e allora perché non pensare alla certificazione della sostenibilità degli eventi culturali, sportivi, artistici, a tutti i livelli proprio come, non a caso, ha fatto il Regno Unito con le recenti olimpiadi ? Noi ci crediamo e abbiamo cominciato per primi in Italia con la V° edizione del SQE Safety Day 2012.
V.R.  

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